E' il percorso più bello e più affascinante. Col bus di linea per Serrara o per Barano si scende all'incrocio per il ristorante "Il Bracconiere". E' una stradina piuttosto stretta ma comoda. Poi si prosegue per raggiungere la sommità. Il percorso, fin qui è molto semplice. Poi comincia ad essere meno comodo, perchè bisogna procedere fra sassi, rocce, ciottoli in un saliscendi abbastanza movimentato. E' una stradina che si affaccia su un panorama bellissimo: l'intero comune di Forio, il promontorio di Campotese, il mare. Sulla destra invece si erge maestosa, la cima dell'Epomeo che raggiunge i 783 metri sul livello del mare. E' possibile ammirare la Pietra dell'acqua, un masso che si erge proprio dove si raccoglievano le acque. Di notevole interesse le Fosse della neve, cavità nelle quali si conservava la neve che veniva poi venduta sotto forma di ghiaccio per rinfrescare l'acqua durante i mesi estivi. Sparse in tutta la zona, almeno 200 case di pietra, antiche costruzioni che testimoniano l'architettura rupestre; particolarmente interessante il villaggio trogloditico ricco di alcune case d'epoca preistorica, ricavate da grossi massi tufacei staccatisi da una parete dell' Epomeo. Tutto intorno si estende un grande castagneto, un folto bosco di lecci, felci, origano, orchidee e piante di ricino.
Durata 4 ore.
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